Tutto e' ancora silenzio e mistero, eppure, non so fuggire a questa forza d'amore;

sento d'esser nato, d'esser su questa terra, e che il mio corpo si'a cosi' fatto per adattarsi a te.

Sento la tua vita tutta dietro la mia, il tuo cammino nella mia ombra.

Ricordo con nostalgia, i meravigliosi giorni in cui fummo vicini e ogni cosa io vedevo e sentivo attraverso l'ebrezza della tua presenza,

cieco e insensibile, al mio passato, e al futuro, vivevo, come se il presente fosse eterno.

Quella notte, che il cielo era pieno di stelle e nella lontananza, il mare brillava,

e fra cielo e mare, le palme si stagliavano nere e il frinire dei grili, rendeva l'atmosfera di sogno

, seduti vicini, ascoltavamo la dolce musica di shuber;

i miei occhi, ardevano di passione e di desiderio e tu, turbata,

con la testa apoggiata sulla mia spalla, inseguivi quel che lontano pensiero,

chissa' dove? chissa' dove? quella luminosa mattina, ricordi?

andavamo attraverso il bosco di castagni, ci fermammo a riposarci su bordo di una vecchia fontana vuota?.

il sole attraverso i rami degli alberi giocava coi nostri volti, coi nostri vestiti, con innumerevoli scherzi, d'ombre e di luci;

e i ciclamini, che tu coglievi fra gl'elci del bosco, io li dispersi tutti sulla via del ritorno.

Una mattina splendida, stavi accanto al pagliaio, seduta a terra, ti cingevi i ginocchi e godevi sulle spalle il fetore del sole;

io giunsi all'improvviso mi chinai su di te, silenzioso con mano leggera, ti tolsi dai capelli le foglioline secche.

Ora tu dove sei? nulla conosco di te, quasi nulla, ma di te, ho un assoluto bisogno, per non morire.

 

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