i tuoi occhi m'abbagliano,

mi indicano la strada;

ho paura di non farcela:

troppe deviazioni,

troppi incroci,

tante incomprensioni

per una sopravvivenza in questa terra.

OKEY! Io tento, vado...

mi tremano le gambe.

è difficile combattere,

sconfiggere le vecchie abitudini:

le trovo ad ogni angolo 

sempre ben vestite;

allungano le mani per portarmi via.

A fatica riesco a superare gli ostacoli

lasciandomi dietro le grida melliflue

di questi dannati.

Ora capisco quanto forte sia stato

per Ulisse

il canto delle sirene!

Cerco d'ingannare me stesso.

Le vittorie sofferte dell'eroe greco

m'accompagnano per un tratto di strada...

poi svaniscono nel nulla.

E dunque?

Mi ritrovo solo soletto

in questa strada di pietre,

al vaglio di vecchie e nuove tentazioni.

Quanto durerà?

Avrò la forza di continuare?

Non lo so!

Per favore, amore mio

tu...che con i tuoi occhi,

con il tuo amore,

con la tua saggezza

m'indicasti la via,

prendimi per mano

e ricominciamo da capo.

Chissà se un giorno troveremo

nel nostro cammino una strada

tutta per noi: ASFALTATA.

 

 

 

30 aprile 1983

 

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