verrà la fine dei miei giorni?
Si placherà la sete di sventure?
La polvere del tempo
disegna sul mio volto
cupe orme:

sono le delusioni,
le amarezze.
Rimpianto di un passato
che più non torna.
Io l’ho creduto avaro,
prodigo solo
di desideri incolmati
ma almeno quelle sono pagine spoglie
di un bel libro
che non ha mai voluto
aprirsi alla vita,
forse per timore che queste si sciupassero.
Ora il mio muto terrore
è il tempo che mi resta.
Cosa succederà?
Chi ci sarà ad attendermi
dietro le pagine sfogliate del destino?
Vedo un tetro cunicolo,
affumicato dalle curve del silenzio,
che mai porgerà spazio all’orizzonte
per non far prendere luce alla speranza.

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