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Piove la sabbia dalle azzurre pupille,
ogni granello è una lacrima d’amore.
Gocce di perla trafiggono il cuore,
viaggiano i ricordi, a bordo del tempo.


Soffiano lievi,
sussurrando alla mente:
“Amore, tuffiamoci, raggiungiamo lo scoglio,
solo poche bracciate, vedi, è lì che ci attende.
E’ un invito ad amarci,
sorridente pietrisco, dolce talamo imbandito d’amore”.
Il pensiero ripesca smarrito
la sinistra memoria del tuffo,
il famelico gorgo, in agguato,
attendeva, risucchiando il mio amore.
Acerba preda zampillante di vita,
ingoiata da salati predoni.
Ora i flutti danzavano sazi,
lacerando il mio immenso dolore.
Tanti anni han lavato l’angoscia,
perle gelide graffiano il cuore,
piluccando granelli di sabbia,
la mia mente rimesta l’amore.
Ecco un’ostrica obesa avanzare,
sullo schermo sbiadito dei sogni,
la sua perla è una lacrima invecchiata
nei miei occhi che piangono sabbia.