Non so perché ti ho amato,
ma è così.
Chissà quali elementi
han fatto scaturire in me tanta energia
da rendermi il respiro inesistente.
Forse la tua dolcezza, cortesia
o il tuo modo di fare accattivante.


Poveri vagabondi sentimenti
non sanno dove posare il loro assenso,
così si son lasciati trascinare
nel vuoto grembo dell’indifferenza.
Quel che accade
si fa spazio e regna.
Il tempo è saggio,
placa ogni escoriazione.
Spero di non amarti,
ma ti amo,
mi rendo conto quando,
anche in lontananza,
il tuo timbro di voce,
sbarra il passo,
occlude le mie arterie.
Che bello amarti,
chi non ama, non vibra.
Vibrando, l’animo attinge
energia cosmica
che ispira, palpita.
Se tu non esistessi,
chi avrebbe suscitato in me
tanta fantasia
da dedicarti
quel che la mente immagina.
Ti voglio bene
anche senza orizzonte,
il mio futuro con te,
è come un libro
troppo importante,
per poter essere letto.

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